Gli omamori sono oggetti sacri giapponesi, generalmente piccole borse o portachiavi, contenenti un talismano o una preghiera scritta su di esso. Sono considerati oggetti di protezione e portafortuna e sono ampiamente utilizzati in Giappone.
Sebbene oggi vengano utilizzati come portafortuna e come souvenir, gli omamori hanno un’origine decisamente più nobile.
L’origine degli omamori
Gli omamori affondano le proprie radici nella religione shintoista, una delle religioni indigene del Giappone. Lo shintoismo è una religione basata sulla venerazione degli spiriti, chiamati kami, che sono considerati presenti in ogni cosa, sia naturale che artificiale.
Il culto degli oggetti sacri e delle preghiere era un’importante parte della religione shintoista fin dai tempi antichi. Gli omamori, come amuleti protettivi e portafortuna, furono sviluppati in risposta al desiderio dei fedeli di avere qualcosa che potesse proteggerli e portare fortuna nella loro vita quotidiana.
La tradizione di creare omamori è stata originariamente sviluppata dai sacerdoti shintoisti, che li facevano a mano e li distribuivano ai fedeli che visitavano i santuari shintoisti. Questi oggetti erano fatti di tessuto o di carta e contenevano preghiere e incantesimi per la protezione, la buona fortuna, la prosperità e la salute.
Con il passare del tempo, la creazione degli omamori divenne un’arte sviluppata anche dai laici e dagli artigiani, che li realizzavano in vari materiali come la seta, il cuoio, il legno e la plastica. La loro forma e il loro design si evolsero anche in risposta alle esigenze dei fedeli e delle diverse esigenze protettive.
Gli omamori oggi
Oggi, gli omamori possono essere acquistati presso i santuari shintoisti e i templi buddisti in tutto il Giappone, dove sono ancora considerati oggetti sacri.
Tuttavia, rispetto all’antichità, ci sono stati alcuni cambiamenti nella loro produzione e nella vendita. In passato, gli omamori venivano fatti a mano dai sacerdoti e venivano venduti solo in alcuni luoghi di culto. Oggi, molti di questi vengono prodotti in massa e venduti in negozi specializzati, in aeroporti e stazioni ferroviarie.
Inoltre, mentre gli omamori tradizionali erano fatti di carta e tessuto, oggi sono disponibili in una varietà di materiali, tra cui plastica, metallo e legno. Ci sono anche omamori che sono stati progettati per scopi specifici, come quelli per la buona fortuna negli esami, per la prosperità finanziaria o per la protezione durante i viaggi.
In generale, essi rimangono un elemento importante della cultura religiosa giapponese e sono considerati un modo per prevenire la sfortuna e attirare la buona fortuna. Mentre la produzione e la vendita sono cambiate nel corso degli anni, la loro importanza spirituale e religiosa rimane intatta.
Per molti giapponesi, gli omamori sono ancora un’importante parte della loro vita spirituale e spesso vengono conservati per anni. Alcune persone li portano con sé tutto il tempo, come un portachiavi o una borsetta, mentre altre li tengono in casa o in ufficio per la protezione e la buona fortuna.
Come riconoscere un omamori?
Gli omamori possono variare in dimensioni e forma, a seconda del loro scopo e del santuario o tempio da cui provengono. Molti di questi sono anche personalizzati con il nome della persona a cui sono destinati, rendendoli ancora più significativi e personali.
Le caratteristiche comuni di un omamori includono:
- Dimensioni: sono di solito piccoli e portatili, spesso misurando circa 4-6 cm di lunghezza.
- Materiali: sono fatti di tessuto di cotone o seta, solitamente di colore rosso o bianco.
- Scopo: vengono spesso utilizzati per proteggere la persona che lo possiede da pericoli, come incidenti stradali, malattie, cattiva fortuna e altro ancora.
- Design: sono decorati con vari simboli o immagini, come ad esempio il kanji (caratteri giapponesi) per “fortuna” o “protezione”, o le immagini di divinità buddiste o shintoiste.
- Benedizione: sono benedetti da sacerdoti in un tempio shintoista o buddista, e si ritiene che la benedizione conferisca loro un potere spirituale.
- Posizione: sono generalmente portati appesi ad una borsa, ad una cintura, o nascosti in tasca. In alcuni casi, possono anche essere appesi a un’auto o a una motocicletta.
- Scadenza: non hanno una data di scadenza specifica, ma si dice che la loro efficacia duri circa un anno, dopo di che è necessario sostituirli con uno nuovo.
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